Argirocastro (Gjirokastër), la città argentata

Sapete che Argirocastro è un sito Unesco? Perchè? Scopriamolo con questo articolo!

Partiamo dal nome della città, già molto evocativo: Argirocastro, secondo alcune interpretazioni, significherebbe “fortezza argentata”. Chi è stato in Turchia noterà l’affinità dello stile, infatti la città rappresenta un raro esempio di città ottomana, ed è per questo che fa parte del Patrimonio Mondiale.

Un po’ di storia in breve

Si hanno notizie della città dal 1300 circa, quando ci si riferiva alla città col proprio nome greco (Argyrókastro) e faceva parte dell’Impero Bizantino. Nel 1418 viene conquistata dagli ottomani e nel tempo la fede locale cambierà da cristiana a musulmana, tanto da diventare un centro religioso rilevante.

Nel 1913 viene incorporata allo stato indipendente dell’Albania. La decisione fu abbastanza impopolare in quanto in zona vivano molti greci. Le tensioni si tramutarono presto in guerra civile e non appena l’esercito greco si ritirò venne proclamata la Repubblica Autonoma dell’Epiro del Nord, con capitale Argirocastro. Purtroppo il 1914 portò con sè la prima guerra mondiale e fino alla fine l’area finì all’Albania.

Argirocastro è nota anche per esser la città natale del dittatore albanese Hoxha (si pronuncia Oxa come la cantante) e dello scrittore Ismail Kadarè, autore che i miei amici albanesi  mi hanno fatto conoscere grazie al regalo di uno dei suoi successi dal titolo italiano “Chi ha riportato Doruntina?”.

Come arrivare ad Argirocastro da Saranda

Partendo da Saranda l’unica opzione è prendere un autobus. Si tratta di piccoli mezzi

Qui trovate la via dove fermano tutti gli autobus a Saranda (chi esattamente qui, chi più verso i resti della sinagoga) https://bit.ly/fermata-autobus-saranda

Informatevi il giorno prima per l’orario. Quando arrivate basta chiedere agli autisti chi va ad Argirocastro. Si paga in contanti prima di salire e buona fortuna (scherzo, ma tutti i mezzi albanesi sono tarati su gente poco alta). Il tragitto dura circa un’ora, in pratica si deve scavalcare la catena montuosa che divide le due città. Per questo anche se la distanza non è molta ci vuole tempo.

Come arrivare ad Argirocastro da Tirana

Atterrando a Tirana

L’aeroporto di Tirana è proprio di fronte ad una bella stazione dei bus, ma sfortunatamente quelli che vanno a sud non partono da qui. Qui chiedete per la stazione South and North bus terminal, vi indicheranno un bus che va in centro. Dovete scendere alla fermata “Casa Italia”. Occhio che la chiamano solo così, quindi dovete sapere che questa è la fermata di rimpetto alla stazione per gli autobus. Attraversate la strada e continuate a leggere il prossimo paragrafo.

Se siete già a Tirana

Anche partendo da Tirana l’unica opzione è prendere un autobus. Gli autobus che vanno verso il Sud dell’Albania partono da questa stazione. Nonostante sia abbastanza grande, basta chiedere a qualcuno e vedete che vi indicano l’autobus giusto. Servono circa 4 ore per arrivare ad Argirocastro da Tirana.

Orari degli autobus Tirana – Argirocastro (potrebbero non esserci tutti i giorni).

In genere non serve prenotare in anticipo, però arrivate con i contanti.

Una volta arrivati

Qualsiasi sia la vostra origine, l’autobus vi lascerà vicino ad una rotonda ed un distributore di benzina, precisamente qui. Prima di correre alla volta della città vecchia meglio informarsi sugli orari per il rientro.

Ora che sapete a che ora dovete rientrare prendete la grossa boulevard davanti a voi e camminate. Se come noi sarete alla ricerca di uno spuntino sappiate che all’inizio i locali scarseggiano ma più avanti ne compariranno diversi. Quando arrivate alla rotonda vedrete davanti a voi una biforcazione della strada principale, prendete quella che va sulla sinistra. Da qui preparatevi ad affrontare una ripida salita per raggiungere la città vecchia e il suo castello in pietra (è ripida ma non è così lunga).

Il castello di Argirocastro

Il castello di Argirocastro è ben conservato e visitabile. Nella prima parte (in alto a destra nella cartina), sono raccolti cannoni e carri armati della seconda guerra mondiale. Per gli appassionati, spicca un esemplare del Fiat L6/40. Questi sfortunati carri armati erano stati progettati per la ricognizione, ma vista la penuria di mezzi vennero impiegati in battaglia. Ovviamente non erano adatti ad essere piazzati in prima linea, molti vennero distrutti direttamente sul campo.

La visita prosegue nel giardino, dove è custodito un vecchio aereo dell’aviazione americana. Nella parte esterna dietro i cannoni ci sono le rovine

Più avanti svetta la torre dell’orologio (attualmente in restauro) e un ampio palco che ospita ogni 5 anni il festival folkloristico albanese. Vale la pena arrivare fino in fondo al castello, dove ci si affaccia sulla vallata del Drino.

Informazioni utili

Orari: il castello è aperto tutto l’anno: da aprile a settembre dalle 09:00 alle 19:00, da ottobre a marzo dalle 09:00 alle 17:00.

Ingresso biglietto: 400 Leke

 

Città Vecchia

Una passeggiata la merita anche la città vecchia. Perdetevi per le vie di Argirocastro ed ammirate le caratteristiche abitazioni ottomane, dalle basi in pietra e con tetti in ardesia.

Poi c’è il Bazar: un luogo davvero pittoresco e curioso. Ci sembrava di essere in tutto e per tutto in Turchia!

A chi avesse a disposizione più tempo, consigliamo di visitare anche la Moschea, la Skenduli House e di prendersi del tempo per mangiare qualcosa di tipico in questa città famosa per i suoi prodotti locali, in particolare latticini.

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