La Provenza in 3 giorni: itinerario di viaggio

Il paesaggio a distanza di pochi chilometri cambia repentinamente e se prima ti trovi ad ammirare Gordes, bellissimo paese arroccato su una roccia, un istante dopo sei a Roussillon, nella valle dell’Ocra, a camminare tra queste alture dal colore rame.

E’ una continua scoperta ed è proprio questo il motivo per cui vi consiglio questo viaggio.

Vi lascerà a bocca aperta, ne sono sicura!

Di seguito troverete l’itinerario che abbiamo creato prima della partenza. Fortunatamente siamo riusciti a rispettarlo e a vedere tutto ciò che avevamo in programma. Quindi è super collaudato!

Spero possa esservi utile.

Giorno 1:  Aix en Provence

Foto di Michel Meuleman: https://www.pexels.com/it-it/foto/paesaggio-francia-edifici-architettura-5532980/
  1. Place da Gaulle e Cours Mirabeau
  2. Le 12 fontane sparse per il centro storico
  3. Place de verdun
  4. Place des Precheurs
  5. Place de l’Hotel de Ville

Il nostro viaggio in Provenza inizia nella bella e graziosa Aix-en-Provence. Soprannominata la “città delle mille fontane” è sicuramente uno dei posti migliori per iniziare a respirare l’aria Provenzale. Appena si arriva in centro è evidente che è una città viva ed in costante movimento: turisti, studenti universitari e la gente del luogo animano il centro storico ornato da fontane, bellissimi palazzi, mercati molto pittoreschi dove comprare prodotti tipici, frutta, verdura e fiori. Un aspetto che ci è piaciuto particolarmente è il verde che spesso si incontra per la città ben integrato con le architetture.

Corso Mirabeau è il viale principale delimitato da alti platani, graziosi caffè e ristorantini e percorrendolo, ad un estremo si trova la fontana de la Rotonde in cima alla quale ci sono le statue di tre donne che simboleggiano la Giustizia, il Commercio e le Belle Arti, all’estremo opposto invece si incontrano le prime delle dodici fontane, tra cui la  fontaine des 9 canons, la fontaine d’eau chaude  e la fontaine du roi Renè ovvero una fontana con la statua di Renato D’ Angiò, un sovrano che regnò all’inizio del 1400.

Il mercato dei fiori si trova proprio davanti all’ Hotel de Ville, antico palazzo con una facciata all’italiana, caratterizzato da grosse porte in legno scolpito e una torre campanaria con un orologio astronomico risalente al 1661.

Se come noi non avete molto tempo per visitare i tanti musei presenti in città vi consiglio di perdervi tra i vicoletti del centro, vi assicuro che troverete degli scorci fantastici, piccole piazzette in cui vi immergerete nella tipica atmosfera provenzale e tanti negozietti di prodotti locali come lavanda, saponi, dolciumi e tanto altro.

Dove parcheggiare ad Ajax En Provence

  • Assolutamente il posto migliore  è il Parcheggio Malacrida che consente ad un costo fortettario bassissimo (2.20 al giorno) di poter parcheggiare l’auto e prendere il bus per andare in centro per tutti gli occupanti dell’auto. Una soluzione ideale per evitare di imbottigliarsi nel centro cittadino, risparmiare e migliorare la qualità dell’aria. E’ il punto ideale per chi arriva dalla Autoroute A8 (la Provençale). Clicca qui per la posizione

Dove Mangiare

  • Abbiamo pranzato in una tipica trattoria francese “O Panier Normand“. Un locale a gestione familiare che permette di assaggiare deliziosi piatti tipici. Quello che ci ha colpito è stata una accoglienza sopra la media e un grande aiuto nella scelta dei piatti nonostante il nostro francese non fosse dei migliori ed un ottimo rapporto qualità prezzo.

Per maggiori informazioni sulla città:

Giorno 2: Fontaine de Vaucluse, Gordes e Roussillon

  • Fontaine de Vaucluse
  • Gordes e la vicina Abbazia di Senanque
  • Roussillon e il Sentier des ocres

La nostra prima tappa della mattinata è stata:

Fontaine-de-Vaucluse

Posso descrivere questo posto con un solo aggettivo..PAZZESCO.

Prima di partire, come sempre (sono un pò fissata lo ammetto), ho studiato la città e mi sono informata su tutto quello che ci fosse da vedere, con grande sorpresa ho letto che il grande Francesco Petrarca vi soggiornò per un periodo e qui ebbe l’ispirazione che lo porto a scrivere Chiare, fresche et dolci acque.

Non stento a credere che questo posto lo abbia così travolto di emozioni, il colore verde smeraldo del fiume, la natura incontaminata sono qualcosa di ipnotico.

A pochi minuti dal centro del paesino, percorrendo un camminamento che costeggia il fiume, si arriva alla fonte, una cavità piena d’acqua dal colore turchese. In questo periodo il livello dell’acqua è molto basso ma si può ugualmente ammirarne la bellezza.

Dopo aver pranzato con una bella baguette farcita acquistata in un forno abbiamo ripreso il viaggio verso Gordes .

Gordes

Percorrendo le stradine tortuose si può già ammirare questo piccolo villaggio arroccato sulla collina, sembra quasi un dipinto.

Arrivati in cima e raggiunto il centro città abbiamo iniziato a passeggiare senza meta, ci siamo persi nei vicoletti tra negozi e case in pietra bianca.

Senza nemmeno volerlo, dopo qualche minuto, ci siamo ritrovati in un punto panoramico da mozzare il fiato. Complice la bella giornata e il cielo terso abbiamo potuto ammirare la valle del Luberon.

 

Giorno 3: Avignone

  1. Palazzo dei Papi
  2. Ponte di Saint-Bénezet

Come da programma, dopo un’abbondante colazione nel nostro B&B e dopo aver salutato la simpaticissima padrona di casa, ci siamo diretti ad Avignone.

Come nelle altre città, anche qui abbiamo lasciato l’auto in uno dei tanti parcheggi gratuiti che offrono il servizio navetta per il centro storico a costo zero. Devo ammettere che l’impegno dei francesi nell’incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici allo scopo di diminuire l’inquinamento da smog mi ha piacevolmente colpita.

Raggiunto il centro ci siamo ritrovati sotto le alte mura del Palazzo dei Papi, edificato tra il 1335 e il 1364 in stile gotico medievale, divenuto nel 1995 patrimonio mondiale dell’umanità dell’ UNESCO. Passeggiandoci attorno si nota subito che il palazzo è stato costruito su delle rocce e ciò lo rende ancora più spettacolare e imponente.

Se l’esterno è così maestoso anche l’interno non manca di fascino, diciamo che questi Papi non si sono privati di nulla. Sono aperte al pubblico ben 25 stanze tra cui le più belle, a mio avviso, sono:

  • La sala della Grande Udienza opera dell’architetto Jean de Louvres, lunga 52 m, larga 16 m e alta 11 m. Qui si riuniva il Tribunale delle Cause Apostoliche che venne successivamente chiamato Sacra Rota.
  • La camera del Papa, situata tra la camera del Camerlengo e il Tesoro Grande (dove venivano custodite, sotto il pavimento, tutte le ricchezze del palazzo), dove il Papa dormiva insieme ai suoi servitori.
  • La camera del Cervo, studio privato di Papa Clemente VI finemente decorato con delle scene di caccia al cervo.
  • Il grande Tinello, la sala del banchetto per il palazzo papale, lunga 48 metri e larga 10,25 metri con un soffitto interamente in legno.
Risorsa dal sito https://palais-des-papes.com/
Risorsa dal sito https://palais-des-papes.com/

Si possono ammirare anche delle bellissime decorazioni e affreschi, risalenti circa alla metà del 1300, la cui creazione venne affidata a degli artisti Italiani guidati prima da Simone Martini da Siena e in un secondo momento da Matteo Giovannetti da Viterbo.

Per ultimo abbiamo raggiunto il terrazzo del palazzo da cui si può ammirare tutto il panorama della città.

Dopo aver pranzato nella piazzetta vicino al Palazzo dei Papi, abbiamo raggiunto la nostra ultima destinazione, il Ponte di Saint-Bénezet.

Attorno alla costruzione di questo ponte aleggiano molti misteri, la leggenda narra che venne costruito da un pastore di nome Bénezet per volere divino. Il giovane recatosi dal re per chiederne la costruzione venne dapprima ignorato ma, in un secondo momento, il sovrano, incuriosito dalla perseveranza di quest’ultimo, decise di accettare la sua richiesta  a patto che egli riuscisse a spostare un enorme masso. Beh ovviamente il giovane Bénezet riuscì nell’impresa e il ponte venne finalmente edificato. In realtà non si hanno notizie certe riguardo quest’opera architettonica, si sa che venne completato attorno al 1185 e più volte ricostruito. Ad oggi, a causa di molte inondazioni, ne rimangono solo 4 arcate e una cappella.

Anche quest’ultimo fa parte dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.

Così si è concluso il nostro viaggio in Provenza, prima di partire mi sono informata, ho visto qualche foto dei posti che avremmo visitato ma mai mi sarei aspettata di trovare tanta bellezza. Questo è un viaggio che consiglio a tutti, se avrò l’occasione sicuramente ci ritornerò per vedere tanti altri paesini e soprattutto i campi fioriti di lavanda (fiorisce tra giugno e luglio ed è stato un peccato non poterli ammirare). Spero che i miei racconti di viaggio vi siano piaciuti… alla prossima avventura!

 

Informazioni utili:

  • Questo è il sito ufficiale sul Palazzo dei Papi e il Ponte di Saint-Bénezet dove potete trovare gli orari di apertura,le tariffa agevolate e molto altro: Palazzo dei Papi
  • Questo è il sito dell’ Ufficio del Turismo con tante informazioni utili sulla città di Avignone: Ufficio del Turismo Avignone

 Dove parcheggiare

  • Parcheggio degli Italiani, viale degli Italiani. Gratuito, aperto dal lunedì al sabato, salvo giorni festivi, e vigilato dalle 7:30 alle 20:30. E’ disponibile la navetta gratuita da e per il centro città.
  • Questo è il link della pagina in cui sono elencati tutti gli altri parcheggi disponibili: Parcheggi Avignone

Dove abbiamo dormito

  • CavaillonB&B Les Vigneres, super super consigliato! Economico, posizione ottima come punto base, proprietaria gentilissima e super disponibile e soprattutto pulizia e qualità della struttura impeccabili.

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